Giro d’Italia 2017, Thomas: “Sarebbe potuta andare peggio, ora vedremo sull’Etna”

Una piccola occasione persa per Geraint Thomas. Rinomato passista e uomo del nord, il gallese avrebbe potuto approfittare della terza tappa del Giro d’Italia 2017 per guadagnare qualcosa sui rivali. Nel momento in cui il vento ha permesso alla Quick-Step Floors di rompere gli schemi di una tappa il cui finale poteva essere altrimenti scontato, il capitano del Team Sky ha provato a non farsi sfuggire l’occasione, ma non è riuscito a restare con i primi, dovendo poi dunque accontentarsi di inseguire e limitare i danni, che invece avrebbe potuto essere lui a procurare.

“Il finale era molto nervoso – commenta – Nel finale c’era vento laterale ed io ero posizionato bene sino ad una rotonda, dove sono stato toccato e ho perso una ventina di posizioni. A quel punto ero troppo lontano. Ho provato a fare lo sforzo per chiudere e ce l’avevo quasi fatta. Purtroppo non ci sono riuscito, ma sarebbe potuta andare peggio, con il solo Bob Jungels che ha guadagnato qualcosa”.

Un po’ di rammarico dunque chiaramente c’è, avendo poi la squadra aver anche dovuto spendere energie per inseguire, ma tutto sommato il danno è stato abbastanza contenuto. “Alla fine si è trattato solo di dieci secondi e in salita dieci secondi non sono niente – aggiunge – Ma per il morale sarebbe stato positivo essere lì. Sicuramente avevo le gambe per poterlo fare. Peccato per quella rotonda, ma le corse sono così, specialmente con i ventagli. C’è molto nervosismo e può succedere”.

Complessivo comunque il bilancio di queste prime tre tappe, che hanno visto la compagine britannica restare tranquilla, al fianco dei propri capitani, senza dover spendere grandi energie vista la decisione di non portare nessun velocista. “È andata bene sinora e siamo stati fuori dai guai – conclude – Le gambe girano bene, ma vedremo sull’Etna come stanno davvero. Sarà molto interessante”.

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